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Formato JPG e TIFF
Gabriele Danesi Fine Art Factory
Pubblicato da Gabriele Danesi in Fotografia Digitale · Lunedì 01 Ott 2012
Tags: JpgTiff

I FORMATI GRAFICI JPG E TIFF
I formati grafici comunemente più usati in fotografia digitale sono il TIFF e il JPG.

E' importante capire fin da subito che JPG o TIFF sono i due formati che potremo scegliere in seguito allo sviluppo digitale di un file RAW, in fase di export. Ricordiamo infatti che il RAW non è un formato grafico. Il RAW rappresenta i dati grezzi memorizzati dal sensore della fotocamera; è una specie di pellicola digitale che deve essere sviluppata. Solo in seguito allo sviluppo un'immagine può essere salvata come formato grafico JPG o TIFF.

FORMATO TIFF
Il formato TIFF (Tagged Image File Format) supporta ottimamente i modelli colore RGB e CMYK con profondità colore di 8bit o 16bit per canale.
Il TIFF standard è privo di compressione, ossia salva informazioni complete per ogni singolo pixel che compone l’immagine. Il TIFF è perciò un formato grafico che conserva ogni minimo dettaglio dell'immagine.
Nel caso sia necessario risparmiare un po' di spazio in Mb, un’immagine TIFF può essere anche salvata usando un metodo di compressione lossless, senza perdita di qualità.

FORMATO JPEG (o JPG)
Il formato JPEG (Joint Photographic Experts Group), o JPG, è lo standard di compressione delle immagini fotografiche più utilizzato.
Salvare un’immagine in formato JPG significa effettuare una forte compressione distruttiva che causa perdita di qualità. La compressione JPG consiste in un’analisi tale da far registrare un’unica informazione di colore nel caso in cui una certa area sia composta da colori simili.
Aprendo un’immagine JPG, l’algoritmo ricostruisce per interpolazione i pixel eliminati dalla compressione. Ciò causa la presenza di zone quadrate prive di dettaglio caratteristiche di questo formato grafico (Artefatto JPG) come si vede nell'immagine sottostante soprattutto quando aumentiamo la compressione:



Il formato JPG è disponibile solo per immagini con profondità colore a 8bit per canale e definite nel modello colore RGB.

NB: Salvare nuovamente un file JPG comporta un’ulteriore analisi di compressione, con la conseguenza che l’immagine perderà sempre più qualità ad ogni salvataggio.

CONCLUSIONI
In seguito a quanto esposto, si capisce che il formato JPG non va mai utilizzato in fotografia digitale nel caso in cui lo scopo sia quello di realizzare stampe di elevata qualità. Scattare in JPG, o salvare in JPG, significa perdere irreversibilmente molti dettagli dell'immagine.
Il formato JPG è utile solo ed esclusivamente per uso nel web (email, siti, forum, blog, social network, ecc.) in quanto permette di ottenere immagini che occupano pochissima memoria e quindi sono facilmente visualizzabili nelle pagine internet.


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2 recensioni
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Gabriele Danesi
Lunedì 14 Gen 2013
Ciao Rino. Aprendo e chiudendo un file JPG non succede niente (chiudere un'immagine non implica una modifica dei dati in essa contenuti).
Se invece apri l'immagine e la salvi (pur non avendo effettuato alcuna elaborazione su Photoshop) allora l'algoritmo JPG effettuerà una nuova analisi e compressione, con conseguente ed ulteriore perdita di qualità.

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi. Un saluto e buona lettura.
Rino De Lucia
Lunedì 14 Gen 2013
Vorrei capire: se si apre e si chiude un file JPG in Photoshop senza apportare modifica alcuna, si rileva una decadenza di qualità del file stesso?
Un grazie per l'eventuale risposta ed un saluto.
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